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  • Il Guglielmi di Massa



    Quella del teatro massese è una storia a lieto fine. Dopo una serie di difficoltà economiche e strutturali che sembrava davvero non finire più, il Guglielmi riesce a sopravvivere e portare avanti le sue stagioni.

    Il Guglielmi di Massa, rispetto ad altri teatri italiani che abbiamo visto, ha una storia relativamente recente. Fu infatti solo nella seconda metà dell’800 che il vecchio teatro situato all’interno di Palazzo Ducale fu ritenuto inadeguato. L’Amministrazione decise quindi di costruire un nuovo teatro comunale e affidò il progetto all’architetto Vincenzo Micheli. È stato chiamato “Guglielmi” in memoria del concittadino, celebre compositore settecentesco.

    Il primo gennaio del 1878 il progetto doveva essere finito, ma una serie di intoppi tecnici e problemi finanziari ritardarono i lavori. Il bilancio comunale soffriva e c’erano diverse spese a cui far fronte. C’era bisogno di sostenere i lavori per l’impianto di riscaldamento, per i meccanismi del palcoscenico e soprattutto per il gigantesco lampadario da ottanta fiamme che illuminava la platea. La scenografia fu commissionata al noto Girolamo Magnani di Parma, mentre il sipario fu pensato dal pittore fiorentino Annibale Gatti. L’opera raffigura Il trionfo del maestro Guglielmi alla Fenice di Venezia ed è tutt’oggi conservato.

    Nel 1882 il pubblico era pronto per l’inaugurazione, ma rimase a bocca asciutta. Arrivò un improvviso divieto di apertura perché non tutti i lavori erano stati terminati nei tempi e nei modi giusti. Inoltre, i costi per le nuove disposizioni erano ingenti, si imponeva addirittura la costruzione di una strada che girasse intorno al teatro e l’apertura di altre due porte. Il Comune accumulava debiti e, per recuperare il denaro, decise di mettere all’asta alcuni palchi. L’operazione non dette i frutti sperati, nel 1884 si paventò anche l’ipotesi di vendere il teatro, ma alla fine venne organizzata una fitta campagna promozionale che coinvolgeva le famiglie più ingenti della città. Il 25 aprile 1886 il Guglielmi inaugurò finalmente la sua stagione, sulle note di Maria di Rohan di Donizetti – lo spettacolo andò in scena ben 12 volte di fila.

    Ma le sventure del Guglielmi non finirono. Dopo essere stato dichiarato impraticabile una prima volta nel 1983 dalla commissione di vigilanza provinciale, recuperò l’agibilità solo nel 1986, ma nel 2004 arrivò la seconda grande opera di restauro, costata 1,6 milioni di euro. Il teatro fu praticamente sventrato: venne rifatta la pavimentazione, ristrutturate le quinte, i camerini e anche il lampadario, spento dal dopoguerra.

    Il Guglielmi viene nuovamente inaugurato nel 2006, ma non trovò pace: 4 anni dopo qualcuno si accorse che una trave stava cedendo e purtroppo non si trattò di un caso isolato. Quasi nulla del tetto si poteva salvare, il teatro dovette restare chiuso per tre anni e il Comune dovette sostenere molte spese. Alla fine però ne è valsa la pena. Nel 2013 il Guglielmi viene definitivamente riaperto, con Massimo Ranieri diretto da Maurizio Scaparro in Viviani Varietà.

    L’ORT ci ha suonato numerose volte in tempi anche recenti grazie alla collaborazione con la Fondazione Toscana Spettacolo.


    Nome: Teatro Comunale Pietro Alessandro Guglielmi
    Indirizzo: Piazza del Teatro 1 (mappa)
    Contatti: Sitoweb
    Proprietà: Comune di Massa
    Capienza: 448 posti
    Inaugurazione: 25 aprile 1886

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