Da più di 160 anni il Verdi è il più grande teatro all’italiana della Toscana. In tutti questi anni ha mantenuto intatte le sue caratteristiche principali, ovvero di essere un grande teatro popolare nel centro della città, aperto a tutti generi di spettacolo.
Nato come Teatro Pagliano fu inaugurato il 10 settembre del 1854 sulle note dell’opera verdiana Il Viscardello che sarebbe poi diventato Rigoletto.
Il nuovo teatro, che prese il posto di una struttura polivalente (circo equestre, sala da musica, anfiteatro all’aperto), costruita sui resti del trecentesco carcere delle Stinche, si deve all’imprenditore Girolamo Pagliano, ex baritono, noto nel suo tempo per il famoso sciroppo “Centerbe di lunga vita”. Seguirono gli anni delle manifestazioni patriottiche e umanitarie, i primi memorabili allestimenti teatrali con i grandi interpreti dell’800 e spettatori d’eccezione come Vittorio Emanuele II.
Passato di mano da un proprietario all’altro, diventa Teatro Verdi dal 1901. Dopo la prima guerra mondiale apre all’operetta popolare e con la proprietà Castellani arrivano i più grandi attori del Novecento. Con i favolosi anni ’60 il teatro ospita le star internazionali della musica leggera, jazz, pop e rock e le celebrità del teatro leggero e della rivista. Arrivano gli spettacoli del Maggio Musicale Fiorentino, le rassegne cinematografiche, i balletti e, insieme, anche i problemi: in particolare l’alluvione del 1966 e i necessari lavori di adeguamento alle norme di sicurezza.
Nel gennaio del 1998 il Teatro passa alla Fondazione Orchestra Regionale Toscana, diventando dunque la sede di prove e concerti dell’ORT e allo stesso tempo mantenendo la singolare eterogeneità delle proposte teatrali, l’immagine di uno spazio culturale aperto, vivace nella programmazione e attento alle esigenze del suo numeroso pubblico.
Per la festa dei 150 anni del Teatro Verdi (ottobre 2004) la Fondazione ORT realizza una serie di interventi mirati a migliorarne l’acustica, l’estetica e l’accoglienza del pubblico: la pavimentazione della platea e della galleria viene completamente rifatta in legno e le nuove poltroncine, rigorosamente rosse, vengono studiate e realizzate appositamente da Poltrona Frau. Grazie alla partnership con Antico Teatro Pagliano che cura la stagione di prosa, e PRG che organizza la musica pop e rock, il Verdi offre ancora oggi una programmazione molto articolata per qualità, generi e numero di proposte.
Dal 2014 la Fondazione ORT ha deciso di utilizzare lo spazio dei foyer del Verdi per far conoscere e valorizzare l’opera di alcuni giovani artisti contemporanei che lavorano nella nostra regione. Finora sono state ospitate le mostre di Exit Enter, Blub l’artesanuotare, Jamesboy e Nijaz. La mostra più recente è stata dedicata nel 2020 alle opere dello street artist ZED1.