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  • #2022 eventi #Stagione Concertistica

    Battistoni_Kholodenko

    sabato 2 aprile 2022
    Mantova, Teatro Sociale
    sabato 2 aprile 2022 ore 20:45
    ANDREA BATTISTONI direttore
    VADYM KHOLODENKO pianoforte
    Orchestra della Toscana
    Alfredo Casella / Divertimento per Fulvia op.64
    Sergej Rachmaninov / Rapsodia su un tema di Paganini op.43
    Giuseppe Martucci / Notturno
    Igor Stravinskij / L'uccello di fuoco (versione 1945)
    Biglietti
    Platea €30,00
    Palco €24,00
    Loggia €20,00
    Loggione €15,00
    Under 30 €10,00

    Biglietti in vendita presso Boxoffice Oficina OCM, al botteghino del teatro la sera del concerto dalle ore 19:45 e online su vivaticket.it

    Info
    Boxoffice Oficina OCM
    piazza Sordello 12 Mantova
    tel. +39 0376 360476
    orario da lunedì a venerdì ore 10:00-13:00 e 15:00-18:00
    info@oficinaocm.com
    www.oficinaocm.com

    Il veronese Andrea Battistoni è un talento del podio. La sua carriera ha soltanto sfiorato l’Italia, senza metterci radici, benché nel 2012, a ventiquattro anni, lui abbia battuto un record: è stato il più giovane direttore mai scrittura dalla Scala, dove ha diretto Le nozze di Figaro di Mozart. Poi per una stagione l’ha catturato il Regio di Parma e per qualche altra il Teatro Carlo Felice di Genova. Tuttavia adesso il suo regno è in Giappone, da bacchetta principale della Filarmonica di Tokyo. L’ORT lo chiama per un programma tutto centrato sul Novecento, il che non può che attagliarsi a uno come lui che, una volta posata la bacchetta, non vede l’ora di gettarsi a capofitto nella composizione. Del 1901 è il Notturno di Giuseppe Martucci, pioniere della rinascita sinfonica italiana in un’epoca in cui ancora da noi imperava il melodramma. Del 1910, e poi rivisto negli anni Quaranta, è L’uccello di fuoco, partitura per balletto ispirata a una fiaba russa con cui Igor Stravinskij si presentò alla ribalta parigina: prima tappa di una rivoluzione musicale che nel giro di un paio di stagiono avrebbe portato il compositore di San Pietroburgo ad assurgere a padre dell’avanguardia. Pure per la danza (e in omaggio alla figlioletta), nel 1940 fu pensato il Divertimento per Fulvia di Alfredo Casella, il compositore che nei primi decenni del Novecento spalancò le finestre della musica italiana su quanto di nuovo stava avvenendo in Europa. Richiede un pianista dalla dita d’acciaio – che qui sarà l’ucraino Vadym Kholodenko, vincitore sette anni fa del prestigioso Concorso Van Cliburn – la Rapsodia su un tema di Paganini che Sergej Rachmaninov scrisse per se stesso nel 1937, prendendo a modello il trascendentale virtuosismo violinistico dei Capricci paganiniani.


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