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  • In streaming il 25 marzo

    Il giovedì collegati su YouTube e Facebook

    Al via i concerti sul tema “Luce e Oscurità”. Riprende la programmazione dei concerti ORT con Daniele Rustioni sul podio e Ilya Gringolts al violino. Musiche di Prokof’ev e Haydn.


    Il prossimo streaming sul canale YouTube e pagina Facebook dell’Orchestra è programmato per giovedì 25 marzo ore 21.00.

    Ad aprire questa seconda parte di Musica Divina, “Luce e Oscurità“, è il nostro direttore artistico Daniele Rustioni che torna sul podio dell’ORT per un programma incentrato su due compositori spesso messi a confronto, nonostante i 159 anni che li separano: Prokof’ev e Haydn.

    Del primo ascoltiamo la Sinfonia n.1, da lui stesso rinominata Classica. Prokof’ev scrive quest’opera nel 1917, l’anno della Rivoluzione Russa (patria che avrebbe abbandonato nel 1918 con destinazione New York). Eppure non c’è nessuno spirito di sommossa, anzi, il proposito del compositore è quello di scrivere una sinfonia “alla Haydn”, seguendo però la convinzione che, se fosse stato suo contemporaneo, “avrebbe serbato parte del suo vecchio stile, pur accettando nello stesso tempo qualcosa di nuovo“. Il risultato è una sinfonia luminosa che non somiglia a quelle di Haydn (similitudini che per anni la critica ha cercato), ma che unisce tradizione e modernità in 15 minuti di musica bellissima.
    Segue in programma il Secondo Concerto per violino, dai tratti più drammatici e nostalgici, ombrosi. Spinto a tornare in Russia per unirsi alla causa del socialismo, in piena epoca staliniana (e quanto se ne pentirà poi!), il brano presenta chiari rimandi alla tradizione popolare russa e allo stesso tempo i segni del cosmopolitismo di cui l’autore ha vissuto negli ultimi anni. Dichiara: “II numero dei posti in cui ho scritto il Concerto dimostrano il tipo di vita nomade che conducevo allora. Il tema principale del primo movimento l’ho scritto a Parigi, il primo tema del secondo movimento a Voronezh, l’orchestrazione l’ho finita a Baku e la ‘prima’ è stata a Madrid”.
    A interpretarlo è Ilya Gringolts, violinista russo che torna all’ORT dopo due anni.

    Gringolts, vincitore nel ’98 del Premio Paganini, suona con le più grandi orchestre del mondo tra cui la Royal Liverpool Philharmonic, la BBC Symphony, la Filarmonica di San Pietroburgo e la Mahler Chamber Orchestra. Nel 2008 ha fondato il suo quartetto raccogliendo apprezzamenti in tutto il mondo. Largo consenso di critica e di pubblico per l’incisione nel 2013 dei Ventiquatro Capricci per violino solo di Paganini (Orchid Classic); più recente, invece, Il labirinto armonico, il disco registrato con la Finnisch Baroque Orchestra su musiche di Pietro Locatelli e uscito a gennaio per BIS Records.

    In chiusura la Sinfonia degli addii di Haydn, opera con cui il Kappelmaister della corte degli Esterhàzy si fa portavoce della protesta dei suoi musicisti.
    Siamo nel 1772, alla residenza estiva del principe, e siamo qui da un bel po’! È già autunno inoltrato. I musicisti temono di dover passare il Natale lontano dalle loro famiglie, così chiedono a “papà Haydn” aiuto. La risposta è una sinfonia, in fa diesis minore, una tonalità d’impatto che non può passare inosservata, con un adagio finale in cui tutti gli strumentisti abbandonano uno dopo l’altro la loro postazione (spegnando la relativa candela), compreso lo stesso Haydn nelle vesti di violino. Il principe, sorpreso e divertito dall’originalità della rivendicazione, decide di soddisfare la richiesta dei musicisti e lasciare la residenza estiva per tornare a Eisenstadt. Insomma, anche una vertenza sindacale, in mano a un genio, può diventare un capolavoro.

    Vi aspettiamo connessi con lo streaming!

    19 marzo 2021

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