Un anno di Musica Divina
Dal 21 gennaio: 6 concerti in streaming
Il 2021 dell’ORT avrà come filo conduttore temi legati al sommo poeta. Non solo concerti, ma anche registrazioni discografiche e interessanti divagazioni su altre latitudini. Si inizia giovedì prossimo, 21 gennaio, con un ciclo di sei concerti trasmessi in streaming e ispirati al viaggio.
Nell’anno dedicato a Dante, l’ORT raccoglie la sfida per riaffermare il ruolo essenziale della musica e dei musicisti. Quale altro scopo se non continuare a seminare bellezza in questa selva oscura in cui tutti rischiamo di smarrire la “diritta via”?
Sotto la stessa dicitura di “Musica Divina” si realizzeranno dunque programmi originali, ispirati a vari temi, che trarranno spunto dall’opera e dalla vita di Dante Alighieri, e quindi universali.
Si inizia con una serie di sei concerti caratterizzati dalla metafora del viaggio, suggestione che ha attraversato la storia dell’uomo fin dalla notte dei tempi e che è ben presente nell’opera dantesca. Primo appuntamento il prossimo 21 gennaio per poi andare avanti sino a marzo. Tutti i giovedì alle ore 21.00 inviteremo il pubblico a seguire un concerto in streaming, di volta in volta tappa di un ideale giro del mondo, rimanendo però sulla poltrona di casa. Dal momento che in questa situazione è impossibile viaggiare fisicamente, sarà la musica a fare il percorso inverso.
Si inizia con la Francia di Ravel, Saint-Saëns e Bizet e dei colori raffinati della loro scrittura (21 gen. Bringuier al suo debutto con l’ORT); si continua con Liszt e Brahms (28 gen. Khochanovsky, De Maria) che ci faranno immergere nel cuore dell’Europa continentale grazie alla magniloquenza delle loro strutture narrative; e poi la Russia (4 feb. Krylov) attraverso uno dei compositori più noti ed amati, Pëtr Il’ič Čajkovskij; e ancora in Argentina e Spagna (18 feb. Venditti, Sidorova) per omaggiare Piazzolla a 100 anni dalla nascita lasciandoci sedurre dai colori e dai ritmi di De Falla e Ginastera; infine di nuovo in Europa (25 feb. Stenz e 4 mar. Lonquich), nell’Europa di Mozart, Beethoven, Haydn e Mendelssohn, i grandi padri della musica occidentale.
All’attività concertistica si aggiungerà, rinnovandosi, anche quella discografica. Sono in programma in questi mesi nuove incisioni che coinvolgeranno grandi artisti italiani. Si apre una nuova prospettiva progettuale stabile e di lungo respiro che unisca grandi capolavori e celebri solisti italiani nel tentativo di dare una propria personale lettura di questi capolavori.
Il primo progetto vedrà impegnato Enrico Dindo e Daniele Rustioni in un tema monografico sui lavori per violoncello e orchestra di Antonín Dvořák, fra cui il celeberrimo Concerto per violoncello e orchestra, e due brani originali (Klid e il Rondò) più una trascrizione dello stesso Dindo.