È la vecchia chiesa di S.Pier Maggiore che è stata demolita alla fine del ‘700 ed oggi è visibile solo in alcuni frammenti. Al suo posto un portico con una lunga storia alle spalle. Davanti una piazza tra le più frequentate e vive del quartiere.
Il lato destro di piazza S.Pier Maggiore (per i fiorentini “San Pierino”) arrivando da Via Matteo Palmieri, conserva tracce evidenti della facciata della chiesa omonima, distrutta nel 1784 su ordine del Granduca Pietro Leopoldo perché ritenuta pericolante. Più probabilmente il suo era soltanto un pretesto per ridurre il più possibile la presenza di istituzioni religiose in città e proseguire senza disturbo la sua politica liberale e riformista. La chiesa, originariamente in stile romanico, ha subito varie ristrutturazioni, fino a quella seicentesca ad opera di Matteo Nigetti (allievo di Buontalenti). L’attuale portico, unica vestigia dell’edificio, è frutto di quest’ultima rimessa a nuovo.

Dei tre archi esistenti, due sono stati murati ed occupati da esercizi commerciali, lasciando aperto solo quello centrale. La parte superiore è stata invece occupata da abitazioni. Dopo la demolizione della Chiesa, il quartiere si riempì di casupole povere e fatiscenti che cancellarono l’antico splendore della zona, facendo rimpiangere il vecchio edificio, ricco peraltro di opere d’arte e ospitante le tombe di Luca della Robbia e Pietro di Cosimo. Per un periodo la zona è stata il centro di un importante mercato all’aperto, ma ormai resta poco anche di questo, eccetto le insegne “confine di mercato” ancora affisse.
Ecco un rendering che fa vedere come oggi coesistano vecchio e nuovo.

Qualche anno fa la National Gallery di Londra, all’interno di una mostra dedicata al pittore fiorentino Francesco Botticini, ne ha proposto una ricostruzione in video: