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  • L’amico Max …



    Peter Maxwell Davies, Max per gli amici, è sempre stato una persona dall’intelligenza vivacissima, curioso ed anticonformista, appassionato ed instancabile. Frequentatore dell’ORT da lunga data, ha avuto un rapporto particolare con Andrea Tacchi. Li unisce anche uno stesso brano, eseguito due volte al Teatro Verdi di Firenze a distanza di sedici anni.

    A quattro anni Max, dopo aver assistito ad un’operetta, disse ai genitori che stava per diventare compositore, e da allora perseguì ostinatamente il suo proposito, affrontando ogni genere e stile musicale con fantasia ed eclettismo. Ambientalista, pacifista, antirazzista, ha sempre partecipato con passione agli eventi del suo tempo, dai quali ha tratto continua ispirazione.

    Una svolta fondamentale nella vita di Davies avvenne quando visitò nel 1970 le isole Orcadi, nel nord della Scozia, e decise di andarci a vivere, nonostante il pessimo clima, la mancanza di elettricità e di acqua corrente, la totale solitudine, o probabilmente proprio per tutto ciò. Questo non gli impedì di mantenere intensi contatti con il resto del mondo, diventando uno dei compositori più eseguiti, conosciuti e premiati e ricoprendo una infinità di incarichi prestigiosi. Impegnato nella lotta al consumismo e vivendo del solo indispensabile mise da parte un discreto patrimonio di cui però non si curava affatto, affidandone la gestione al suo fidatissimo agente. E così fece notevole scandalo nel 2007 la notizia che costui negli anni gli aveva sottratto più di mezzo milione di Sterline. Per la prima volta nella vita la vena creativa del povero Max , deluso e amareggiato, si inaridì per diverso tempo.

    Quando venne a Firenze a dirigere l’Orchestra della Toscana era l’aprile del 1999 e stette con noi esattamente una settimana, in cui diresse due sinfonie classiche (Haydn e Mozart) e due sue composizioni, Strathclyde 10 per orchestra e A Spell for green corn per violino , solista Andrea Tacchi. Si stabilì da subito un ottimo clima, collaborativo e divertito, Davies ci coinvolse nella lettura delle sue composizioni e soprattutto A Spell fu una piacevole scoperta. Questo brano gli era stato commissionato nel ‘94 dalla Scottish Chamber Orchestra (di cui Davies era Composer Laureate) in occasione di una importante ricorrenza ed è dedicato a Donald Mac Donald, Amministratore delegato della Scottish e caro amico; un po’ come se il M°. Battistelli dedicasse una composizione al nostro Presidente Frittelli o a Marco Parri per i 40 anni dell’ORT … Secondo un’ antica tradizione delle Orcadi, folklore cui Davies era legatissimo, per propiziare la raccolta del grano bisogna che un violinista accompagni l’aratro sui solchi destinati ad accogliere la semina, suonando una caratteristica melodia. La melodia in questione è del compositore stesso, che immagina l’arrivo del violinista in paese, il corteo dei popolani che lo segue, danzando dietro di lui e l’aratro (compreso un fedelissimo fagotto che non lo abbandona mai), l’arrivo di un temporale, il fuggi fuggi alla ricerca di un riparo, il ritorno del sole e la fine del rito benaugurante.

    Il frontespizio originale del brano con la dedica di Max ad Andrea Tacchi.

    Questo brano piacque molto ad Andrea che gli rimase affezionato, tanto da riproporlo dopo 16 anni in occasione dell’attesissimo ritorno all’Orchestra della Toscana di Donato Renzetti per il Concerto di Natale del 2015, ed è proprio un estratto video da questa esecuzione che vi presentiamo adesso, nella stagione in cui il grano comincia davvero ad inverdire nelle campagne, in Scozia come in Toscana.
    In questi giorni speciali continuamente la mia mente va ad Andrea, a come, da ansioso qual era, li avrebbe vissuti, cosa avrebbe pensato e fatto, cosa avremmo fatto insieme. Certamente tra le sue prime preoccupazioni  ci sarebbe stata l’Orchestra e si sarebbe arrovellato su come dare anche adesso un contributo alla vita dell’ORT come in tanti stanno facendo, come si è sempre impegnato a fare. Con questo video crediamo di dargli questa opportunità …

    Andrea Tacchi presenta il brano di Maxwell Davies, con il primo fagotto dell’ORT, Umberto Codecà.

    Sia Max che Andrea ci hanno lasciati pochi mesi dopo quella registrazione.

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