L’appuntamento del 25 marzo, concertato dalla spalla dell’ORT William Chiquito, sarà dedicato agli ucraini di Firenze a cui ci unisce anche la vicinanza con la loro parrocchia greco-cattolica di che si trova esattamente dietro al nostro Teatro Verdi
Alla fine di via dei Lavatori all’angolo con via Isola delle Stinche, c’è una chiesa dedicata ai Santi Simone e Giuda. Attualmente vi si celebra la liturgia secondo il rito bizantino del tutto uguale a quello della Chiesa ortodossa, ma in comunione con il Papa di Roma. La chiesa è punto di riferimento per la comunità ucraina residente in città e nell’Arcidiocesi di Firenze. Si tratta in pratica dei nostri vicini di casa perché la chiesa è situata di fianco al Teatro Verdi.

Non troppo appariscente all’esterno, è invece bellissima al suo interno, piena di pregevoli opere artistiche e con un soffitto ligneo, intagliato in verde ed oro, datato 1670, recante la croce dell’Ordine dei Cavalieri di Malta e l’arme dei Galilei. Sorta intorno al 1192 come piccolo oratorio dei Vallombrosani di Badia, la chiesa dei Santi Simone e Giuda fu ingrandita nel 1209 e poi ricostruita nel 1243, arrivando quasi a lambire le mura della cerchia del tempo di Dante. Nel 1247 il vescovo Ardengo Trotti la consacrava facendone una parrocchia.

Oggi ospita la parrocchia greco-cattolica ucraina di San Michele Arcangelo, che si estende in tutto il territorio cittadino. Il parroco è Don Volodymyr Voloshyn; originario di Leopoli, è in Italia da vent’anni. La comunità ucraina di Firenze è formata da poco meno di duemila persone, un numero che sta aumentando in queste settimane per via del conflitto in corso.
In questi giorni la chiesa è diventata momento di aggregazione e raccolta per ogni genere di auto che sia possibile organizzare. Ci sono da sostenere le famiglie in arrivo e le persone singole, la loro ospitalità e permanenza, e si sono da organizzare anche altre cose pratiche come la continuità scolastica per i bambini e l’insegnamento dell’italiano per chi arriva da un altro paese. Per dare una mano l’ORT ha pensato di dedicare questo concerto a questa comunità, per accendere un faro su questa realtà e per sensibilizzare il nostro pubblico.

In questo periodo, entro fine marzo, vengono raccolti prodotti alimentari a lunga conservazione (pasta, riso, sughi per condire, formaggio, olio, carne, tonno e legumi in scatolette) per donare periodicamente a chi ne ha bisogno un “pacco viveri”. Oltre al cibo, è sempre molto gradita la donazione in denaro che verrà utilizzata per i progetti della scuola ucraina della parrocchia e anche per le famiglie in difficoltà economiche. C’è un conto corrente da utilizzare per versamenti in denaro e, prima del concerto e durante l’intervallo, sarà possibile fare una donazione direttamente in teatro. Queste le coordinate per dare il proprio contributo:
Iban: IT86L0503402801000000008120
Intestato a “Chiesa Rettoriale dei Santi Simone e Giuda”
Causale: nome del donatore e il seguente testo: “contributo per la scuola ucraina di Firenze e per le famiglie in difficoltà economiche”
Chi volesse avere un contatto diretto con don Volodymyr Voloshyn, parroco della parrocchia ucraina di Firenze, può scrivere alla sua mail personale:
voloshyn73@yahoo.it
