Un teatro nato per l’opera lirica e fortemente voluto dagli aretini. Nel tempo ha subito molte ristrutturazioni e migliorie per poi diventare un punto di riferimento importante per la vita teatrale della città. Meta prestigiosa per molte compagnie teatrali, il suo palcoscenico ha ospitato più volte anche l’ORT.
Durante il XVIII secolo la passione sempre più crescente per il “recitar cantando” favorisce in tutta Italia una notevole proliferazione di architetture per lo spettacolo. Arezzo, come altre molte città toscane, è un luogo di arte e cultura a cui non poteva mancare un teatro degno di questo nome. Alla fine fu proprio il grande amore degli aretini per l’opera lirica a far sì che venne costruito il Teatro Petrarca in sostituzione all’ormai inadeguato Teatro della Fenice, situato in uno stanzone all’interno delle Logge Vasariane.

La nascita del Petrarca si deve ad una Società Anonima di cittadini aretini che prese poi il nome di Accademia Teatrale Petrarca. La questione più spinosa fu la vicenda dell’acquisizione di un’area urbana idonea all’impianto del nuovo teatro che alla fine fu individuata in alcuni terreni demaniali già appartenenti al complesso monastico della Badia. Il progetto fu affidato all’architetto fiorentino Vittorio Bellini che in tre anni portò a termine la costruzione del teatro con il classico assetto a ferro di cavallo e quattro ordini di palchi. Inaugurato il 21 aprile 1833, per l’occasione andò in scena la rappresentazione di Anna Bolena musicata da Donizetti, con un ballo in cinque atti intitolato Alessandro da Palermo. Le prime messe in scena segnarono subito i primi successi, grazie alla bravura degli attori e degli scenografi.

Negli anni successivi verranno presi una serie di provvedimenti architettonici per ampliare e abbellire l’intera struttura. Nel 1839 venne inaugurata la sala terrena, progettata dall’ingegnere Lorenzo Materassi, adatta come sala da ballo o per piccole feste; venne installato il sipario dipinto da Angiolo Sarri, raffigurante il Petrarca nel 1350 mentre veniva accolto nella città di Arezzo con tutti gli onori. Fra il 1881 e il 1882, grazie all’ingegnere Carlo Gatteschi, fu aumentato il numero dei palchi, ristrutturato il palco regio, decorate le pareti e rinnovata la tappezzeria, venne anche rimesso a nuovo il tavolato della platea insieme ad altre opere di messa a norma.

Più tardi, tra il 1892 e il 1893, venne costruita la palazzina d’ingresso del teatro su progetto dell’ingegnere Alessandro Maraghini che trasformò il quarto ordine di palchi in loggione, fece restaurare il mezzanino, il palcoscenico, la platea e l’orchestra. Nel 2015 il teatro ha riaperto le sue porte agli spettatori con una stagione teatrale piena di eventi, dopo un altro processo di ristrutturazione durato dieci anni.

Nel tempo il Teatro Petrarca ha ospitato spettacoli di vario genere: prosa, musica, balletto e anche rappresentazioni circensi. È stato considerato un luogo di prestigio per molte compagnie teatrali e per molti musicisti. Anche l’ORT ha solcato il suo palcoscenico in più occasioni. L’ultima il 24 dicembre 2020 con ORT Attack, ensemble d’archi (con Luca Provenzani e Augusto Gasbarri come violoncelli solisti) per un concerto su musiche di Vivaldi, Corelli e Schubert. Il concerto è stato registrato a cura della Fondazione Guido d’Arezzo ed è andato in onda sulla tv locale Teletruria giovedì 24 dicembre come Concerto di Natale.
Nome: Teatro Petrarca
Indirizzo: Via Guido Monaco, 12, Arezzo (mappa)
Contatti: Sitoweb
Proprietà: Comune di Arezzo
Capienza: 698 (272 posti in platea, 426 posti tra palchi/galleria/loggione)
Inaugurazione: 21 aprile 1833