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  • Il Signorelli di Cortona



    Un altro luogo che ha felicemente ospitato l’ORT, fulcro principale della vita culturale cittadina e testimonianza dell’importanza storica del teatro per Cortona. Il Signorelli viene completato e aperto al pubblico nel 1858, ma l’esigenza di un teatro parte da molto più lontano.  

    La città di Cortona coltiva con il teatro un rapporto secolare. Già nel ‘500 la musica, la danza e l’arte in generale erano una componente importante della vita sociale; non a caso era già nata l’Accademia degli Uniti, centro di discussione culturale vivace e operoso. Anche l’attività spettacolare era intensa e diffusa: si andava in scena a livello amatoriale in piccoli teatri, nelle case nobiliari del centro storico, ma anche in palcoscenici di fortuna per le vie della città e pure fuori dalle mura, nelle campagne.

    L’esigenza di un vero teatro si fa sentire presto, anche per ospitare gli spettacoli che arrivavano dalle grandi città. Nel 1646 nasce il teatro del Biscione, situato all’interno di quello che oggi è Palazzo Casali, con tre ordini di palchi, all’italiana. Era un teatro nobile, dove gli aristocratici potevano mostrarsi e celebrarsi (ogni palchetto portava lo stemma della famiglia che lo possedeva), mettendo in scena, in volgare, anche autori come Plauto.

    Ricostruzione del settecentesco teatro del Biscione

    Il Biscione aveva sempre avuto problemi strutturali, già era crollato una volta ed era stato ricostruito dall’Accademia degli Uniti (che nel frattempo era diventata Accademia degli Arditi). Così nella metà dell’800 nasce l’idea di costruire un teatro ex-novo nello spazio in cui, fino al 1780, sorgeva la chiesa di Sant’Andrea. In un primo momento, la chiesa era stata sconsacrata e destinata ad ospitare al suo posto un loggiato per la vendita di cereali, la cosiddetta Loggia del Grano, ma nel 1855 venne abbattuta anche quella per far spazio al teatro Signorelli.

    Cortona, stralcio del catasto Lorenese. In rosso l’area del nuovo teatro e in celeste le parti che vennero demolite.

    Il progetto venne assegnato a Carlo Gatteschi che ricalcò perfettamente la tendenza neoclassica di quei tempi, ma con un’interessante sperimentazione sui materiali di costruzione. Nel 1858 il teatro è fatto e finito e inizialmente viene chiamato Teatro Imperiale o Regio Teatro, in onore del granduca di Toscana.

    Rilievo della facciata del Teatro Signorelli (1990)

    Esternamente mostra un lungo loggiato con sette arcate che ricalcano le antiche Logge del Grano, con sedici pilastri disposti su due file che sorreggono le volte a lunetta. All’interno abbiamo invece una sala a ferro di cavallo, con quattro ordini di palchi che abbracciano la platea, sormontata da una volta decorata da affreschi floreali.

    Sala principale del Teatro Signorelli di Cortona

    È un teatro che nasce per il melodramma, un tipo di musica popolarissima ai tempi, tanto che molte persone conoscevano a memoria i libretti d’opera e il repertorio lirico. In alcune foto d’archivio si vedono palchi e loggione stracolmi. Le persone arrivavano alle tre di pomeriggio, con fiasco di vino e tozzo di pane, per prendere il posto per lo spettacolo delle nove di sera. Poi, dal ventennio fascista agli anni ’70, il teatro ha attraversato un periodo buio. Nasce il cinema, ma si tratta di pellicole scadenti, unite giusto a qualche rappresentazione dilettantistica e ai veglioni di fine anno. Per fortuna non durerà a lungo, il teatro rinascerà presto, diventando un vero gioiello.

    Programma della stagione 1982-83 con l’annuncio della prima nazionale del Don Giovanni e il suo servo, regia di Aldo Trionfo.

    Oggi il Signorelli è ancora di proprietà dell’Accademia degli Arditi, è un teatro privato, ma con una funzione pubblica. Tra l’Accademia e il Comune di Cortona c’è un rapporto di grande collaborazione, insieme si occupano del calendario eventi che comprende una ricca stagione teatrale, convegni e concerti. Oltre alle attività dentro al teatro, dagli anni 2000 sono state organizzate iniziative culturali più grandi: prima il Tuscan Sun Festival e poi il Cortona Mix Festival, eventi che hanno davvero coinvolto parte della città, abbracciando musica, danza, cinema e letteratura. Così arrivano a Cortona ospiti di rilievo come Antonio Pappano, Anna Netrebko, Lang Lang, Robert Retford, Sting, Anthony Hopkins, il beniamino Jovanotti, Roberto Saviano, Stefano Bollani e anche l’ORT.

    Ma l’ORT a Cortona è praticamente di casa. Tutti gli anni almeno un paio di concerti vengono sempre organizzati, tra cui ricordiamo con affetto l’ultimo concerto di Andrea Tacchi, Concerto per violino op. 35 di Čajkovskij, solista Nemanja Radulovic, il 2 agosto 2016.

    L’ORT al Teatro Signorelli con Giovanni Sollima. È il Mix Festival del 2015.

    Nome: Teatro Signorelli
    Indirizzo: Piazza Luca Signorelli, 52044, Cortona (AR) mappa
    Contatti: TeatroSignorelli
    Proprietà: Accademia degli Arditi
    Capienza: 480 posti tra platea e palchi
    Inaugurazione:  1858


    Un ringraziamento speciale al Professor Mario Aimi.

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