A Portoferraio, capoluogo dell’Isola d’Elba c’è un teatro delizioso voluto e fatto realizzare dall’imperatore francese durante il suo esilio. Il Teatro dei Vigilanti da una storia particolare che merita essere raccontata. Nel 2015 un gruppo da camera dell’ORT ne ha inaugurato la stagione, programmata dai nostri “cugini” di Fondazione Toscana Spettacolo.
La vita del Teatro dei Vigilanti comincia con una chiesa, la Chiesa della Madonna del Carmine costruita nel ‘600. Per alcuni anni fu un magazzino militare poi, durante il soggiorno di Napoleone Bonaparte in “pausa” dalle sue campagne militari, venne deciso di costruirvi un teatro. All’inizio il finanziamento si dimostrò un problema; per poter avere i fondi necessari, Napoleone decise di mettere in vendita i palchi ai migliori offerenti, creando dei litigi tra le famiglie più abbienti dell’isola. Tutti volevano ovviamente acquistare i palchi più costosi per dimostrare la maggiore importanza del loro cognome, poiché far vedere l’importanza della famiglia, nella società elbana, era fondamentale.

Il progetto fu assegnato all’ architetto di corte, Paolo Bargigli, che pensò ad un tipico teatro moderno italiano: una pianta a ferro di cavallo con 65 palchi distribuiti su 3 ordini sormontati da un loggione. Da un foro del soffitto centrale veniva calato un enorme candeliere che portava luce alla sala e meravigliava tutti gli spettatori; anche l’acustica era perfetta, nessuna cosa fu lasciata al caso durante la costruzione.
La decorazione in stile napoleonico, rimasta fino ad oggi, è un modello. Il sipario dipinto a tempera magra da Vincenzo Antonio Revelli, raffigura Napoleone nelle vesti di Apollo. La scelta dell’episodio di Apollo che sovrintende agli armenti di Admeto, re di Tessaglia, rivela chiaramente un parallelismo tra l’esilio a cui fu costretto Apollo e il soggiorno di Napoleone all’isola d’Elba.

Il teatro fu inaugurato ufficialmente il 24 gennaio 1815. Due giorni prima l’imperatore presenziò ad una anteprima organizzata da sua sorella Paolina (con festa da ballo inclusa), dove il pubblico fece grande sfoggio di abiti e gioielli. Quattro anni dopo il teatro prendeva il nome “dei Vigilanti”, con lo stemma araldico rappresentato da un gallo su sfondo rosso.

Fino al 1920 diversi spettacoli di prosa, lirica e feste danzanti si sono realizzati sul palcoscenico del teatro. Un restauro fatto tra il 1922 e il 1923 modificò in loggione il quarto ordine di palchi e vennero rinnovate le tappezzerie, i camerini, il palcoscenico e la buca dell’orchestra. Dopo altri restauri il teatro venne utilizzato come cinema fino al 1952.
Negli anni ’80, dopo un lungo tempo di abbandono è stato restaurato e recuperato all’attività teatrale, portando in scena diversi artisti e spettacoli. L’ORT ci ha suonato con un suo gruppo da camera, il Quintetto di ottoni e percussioni con un programma dedicato alle musiche da film, inaugurando in quella occasione la stagione 2015/16 del teatro.
La Toscana è piena di storia, borghi e arte. Ogni località, anche piccola, ha il suo spazio teatrale a testimoniare l’importanza che la cultura ha sempre avuto per il nostro territorio. L’Elba non fa eccezione ed il Teatro dei Vigilanti è una piacevole conferma.

Nome: Teatro dei Vigilanti “R. Cioni”
Indirizzo: Piazza Gramsci, Portoferraio – mappa
Proprietà: Comune di Portoferraio
Contatto: SitoWeb
Capienza: 225 posti
Inaugurazione: 24 gennaio 1815