È l’unico luogo di Firenze propriamente dedicato alla Street Art e ai graffiti. È una una galleria, uno studio artistico multidisciplinare, ma anche una parte attiva che interagisce con il tessuto urbano. Gianluca Milli, uno dei fondatori, ci ha accompagnato alla scoperta della storia di questo luogo.
A Firenze, in via Palazzuolo 74Ar, c’è una galleria di arte urbana, l’unica della città. Non c’è l’insegna, ma si capisce subito di essere arrivati nel posto giusto.
Tutto nasce nel 2016, quando cinque artisti decidono di fare squadra con due produttori culturali del collettivo Progeas Family, dando vita alla Street Levels Gallery. L’idea di fondo è la volontà di fare informazione sul mondo della Street Art. In una città come Firenze, diventa ancora più importante accettare la sfida di (ri)prendersi degli spazi da dedicare alla cultura – anche di strada.

Nello stesso anno ecco la prima mostra, praticamente dedicata a Firenze. UNITY WANTED raccoglieva i lavori di diciassette artisti della scena fiorentina, dal graffiti writing, agli stickers, all’illustrazione, alla lettera, ai vari aspetti dell’arte urbana, in un’unica esposizione. Tra i partecipanti ci sono personaggi rinomati, ma anche meno conosciuti: Zed1, Clet, Guerrilla Spam, Ninjaz, Morandi Il Sedicente, Stelleconfuse e altri. C’è la volontà di creare una rete e infatti da qui in poi la galleria continuerà sempre ad ospitare artisti locali (ma non solo), con mostre personali e programmi pubblici (a Firenze ricordiamo le iniziative per il Festival d’Europa “1+1=1” e il Copula Mundi). Vengono subito ideati anche workshop e laboratori, momenti di condivisione fondamentali per la diffusione e la conoscenza dell’arte di strada.

Non mancano i progetti anche in altri comuni, come quello a Follonica del 2019 all’URBAN ART CITY Festival, insieme a ACHE77, Bue2530, RMOGRL8120 e altri. In quell’occasione viene organizzato anche Simposio Ligneo, una performance live di scultura dell’artista Mìles in Piazza Del Popolo. Dal 2017 a oggi, altre iniziative come live painting e interventi pubblici sono state realizzate in varie città tra cui Perugia (Street Art Umbria), Orvieto (Atomic Garden) e Imola (RestArt Festival). Vale la pena citare anche un intervento internazionale, come quello al The Gathering Festival, che nel 2017 si è tenuto a Iasi (Romania) e a cui hanno partecipato Ache77, Exit Enter, JamesBoy e altri. Insomma, non solo mostre e non solo a Firenze. La galleria vanta una serie di collaborazioni con enti pubblici, rassegne d’arte, musei e anche teatri. Nel 2019, proprio al Teatro Verdi, è stata organizzata in collaborazione con l’ORT una retrospettiva di Zed1. Doveva essere la prima di una serie, interrotta poi dall’arrivo del Covid-19. La riprenderemo appena possibile.

Questa lunga (e incompleta) lista di iniziative, basti a testimoniare l’impegno di questi ragazzi per la diffusione della Street Art in tutte le sue innumerevoli forme. Ma cosa vuol dire veramente occuparsi di arte urbana oggi? Dal primo muralismo che ha iniziato per strada e sui treni, oggi i linguaggi si sono evoluti ed è cambiato anche il modo in cui viene percepito questo tipo di arte. Se da una parte c’è stata un’apertura verso la cultura urbana, allo stesso tempo si fa fatica a capirne il messaggio complessivo. Spesso viene riconosciuto e apprezzato solo il valore meramente estetico dell’opera, estrapolandola dal suo contesto e perdendo quindi il reale valore artistico e (soprattutto) sociale del muro. Anche per questo è importante fare informazione su questi temi, insegnando a “guardare dietro al muro”; perché spesso i messaggi sono allegorici, non basta un disegno carino attaccato su un muro qualsiasi. La comunicazione è una caratteristica imprescindibile e non si può barare.

Per questo la Street Levels Gallery ha pensato qualcosa appositamente per raccontare i messaggi che animano l’arte urbana. E chi meglio potrebbe farlo se non gli stessi artisti? L’idea è quella di dedicare un tempo e uno spazio in cui vari street artist possano avere la possibilità di raccontarsi in maniera pura, limpida, senza fraintendimenti. Hanno iniziato con i Guerrilla Spam, chi sarà il prossimo?