Il Ritratto di Sir David Webster (1971) di David Hockney viene venduto all’asta di Christie’s per una cifra a sei zeri. Così la Royal Opera House si priva del suo dipinto per salvarsi dalla crisi causata dal Covid-19, la più grave della sua lunga storia. Una risposta creativa ad un problema concreto. E se fosse solo l’inizio?
Tutta la cultura, dalle grandi istituzioni ai piccoli liberi professionisti, sta cercando di far fronte alla situazione disastrosa causata dalla pandemia. Forse nessuno come i lavoratori dello spettacolo sta subendo così gravemente questa condizione, vuoi per la natura sociale e fisica dello spettacolo, vuoi per la mancanza di aiuti e sostegni adeguati da parte dei governi. Fatto sta che anche un colosso di fama mondiale come la Royal Opera House ha dovuto trovare un modo per salvarsi dall’imminente tracollo finanziario.

David Hockney è uno degli artisti viventi più quotati e influenti al mondo, nonché instancabile ritrattista. Non a caso nel 1971 ha fatto un tributo allo storico direttore della Royal Opera, David Webster (che si occupò della gestione dal 1945 al 1970), ritraendolo nel suo studio, seduto su una sedia MR di Ludwig Mies van der Rohe. È un meraviglioso dipinto, parte della ricchezza di un teatro che, come stanno facendo molti enti in questo momento, è pronto a disfarsi del proprio patrimonio per risanare le proprie casse.

Mentre affrontiamo la più grande crisi della nostra storia, la vendita del meraviglioso ritratto di Sir David Webster di David Hockney è una parte vitale della nostra strategia […] e i proventi saranno utilizzati per garantire che i più grandi artisti del mondo possano tornare ancora una volta sui nostri palcoscenici – ha dichiarato Alex Beard, amministratore delegato della Royal Opera House.
L’opera se l’è aggiudicata il miliardario David Ross, per una somma che si avvicina ai 13 milioni di sterline. Si tratta del neonato presidente del consiglio di amministrazione della Royal Opera House, nonché uno degli uomini d’affari più ricchi d’Inghilterra. È un attivissimo filantropo ed è anche famoso per aver accumulato una notevole collezione d’arte della fine del XX secolo, ma anche contemporanea. Si tratta probabilmente di una personalità illuminata, tant’è che una volta concluso l’acquisto, sembra che abbia manifestato l’intenzione di restituire il dipinto di Hockney al teatro. Forse la Royal Opera potrà servirsi dei ricavi per rimettersi in piedi, ma senza perdere del tutto il suo prezioso dipinto.