Ogni domenica sera su Controradio, dalle 21:30 alle 22:30, si può godere di una raffinata selezione di Global Music. Tommaso Andorlini, aka TOMO, conduce il programma Zululand, ma il suo background racconta tante storie diverse, passando per l’indie-pop, fino ad arrivare all’elettronica.
Tommaso Andorlini, classe 1996, è un vero appassionato di musica, nonché polistrumentista, dj e produttore. Ogni domenica conduce su Controradio il programma Zululand: una raffinata selezione di Global Music. Si tratta di un genere musicale di contaminazione tra elementi di popular music e musica tradizionale folk e etnica. Il termine è diventato popolare negli anni ’80, come categoria commerciale per la musica tradizionale non occidentale, un grande calderone dove è stata messa tutta la musica che si discostava dagli stili e dai generi anglo-americani. Proprio per questo alcuni musicologi disprezzano i termini World Music e Global Music, considerati dei “pigliatutto” per la musica non occidentale di ogni genere, in cui gli stili vengono reputati equivalenti, nonostante possiedano qualità musicali diverse. Ma le controversie che ci sono dietro alla scelta della terminologia non ci impediscano di apprezzare questo tipo di musica!

Zululand racchiude in sé afrofunk, highlife, tribal, zouk, makossa, disco, samba ed elettronica. Ogni volta vengono selezionati circa 15 brani sempre diversi e al momento l’ammontare delle tracce proposte si aggira intorno ai 300 pezzi. Una selezione enorme. “Voglio che il pubblico che mi ascolta scopra sempre dei pezzi nuovi, proprio come li scopro io quando faccio ricerca – racconta Tommaso – la ricerca è una parte fondamentale di questo lavoro, mi metto sempre in discussione per ampliare la mia curiosità, perché ci sono veramente tante cose sconosciute da apprezzare”.
La curiosità è sicuramente una qualità che caratterizza tutto il percorso di Tommaso, che durante gli anni ha abbracciato un ventaglio di generi piuttosto vario. Già dai primi anni di liceo frequenta l’accademia musicale Lizard, per lo studio della chitarra elettrica, e molto presto prende forma il suo primo progetto musicale: nascono i Beyond The Garden (insieme ad Andrea Astolfi, Giacomo Grandi e Alberto Garbarino), gruppo indie-pop dalle sonorità inglesi, in cui Tommaso suona la chitarra, un sintetizzatore e co-scrive i testi delle canzoni. Nel 2014 vincono il Rock Contest e così riescono a registrare il primo disco, Bonfire (2016). Nel frattempo entrano anche all’interno del Toscana 100 Band, un progetto che donava 5.000 euro a cento gruppi toscani. Grazie a queste vincite riescono a portare avanti il progetto e ad ampliare la propria strumentazione.

Tommaso comincia a sperimentare anche con la musica elettronica, iniziando con un semplice computer e un controller. Inizialmente si avvicina a sonorità funk e lounge, tanta musica francese e sonorità fresche, ma ben presto arriva il fascino del vinile e la scoperta dell’house music e della techno. “Il supporto analogico è tutta un’altra cosa, è prima di tutto un oggetto fisico che puoi toccare e usare come uno strumento musicale, sperimentando virtuosismi e tecniche diverse, i giradischi mi hanno veramente cambiato.” spiega Tommaso, ricordando che il mercato dei vinili negli ultimi anni è letteralmente rinato.
È proprio intorno alla musica elettronica che nasce un altro progetto. Nel 2019 costituisce l’Associazione Culturale DE RIO (insieme a Tommaso Ciaranfi, Giulio Da Rin, Ima de Franceschi e Daniele Carcassi), con l’obiettivo di creare una nuova proposta culturale per Firenze. L’idea è quella di portare avanti una ricerca musicale che esplori le sfaccettature della musica elettronica più contemporanea (dalla Club-Culture alla sperimentazione più d’avanguardia) organizzando in luoghi inusuali eventi, dj-set, live set e performance musicali che agiscono a livello sociale, creando nuovi momenti di aggregazione e di scambio.

Insomma, Tommaso Andorlini è davvero una personalità eterogenea che ama sperimentare e abbracciare più musica possibile, senza lasciarsi intimorire da questo periodo storico. “In un momento come questo mi sento fortunato, avere una trasmissione in una delle emittenti storiche fiorentine non è cosa da poco. In più credo che Zululand possa aiutare il pubblico a scoprire nuove sonorità, troppo spesso sottovalutate o dimenticate”.
Tutte le puntate di Zululand si possono ascoltare qui, invece per saperne di più su TOMO puoi andare qui