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  • Uno scatto di Zaharia Cușnir risalente agli anni '50

    Il passato in una valigia



    Fino all’8 aprile nella sede di Artiglieria, in Via Cittadella 4, sarà possibile assistere all’esposizione delle fotografie di Zaharia Cușnir intitolata “Bucuria de a trai. Il passato in una valigia” a cura di Victor Maxian ed in collaborazione con Museum of Romanian Peasant from Bucharest

    L’associazione socioculturale Artiglieria, situata in Via Cittadella 4, ospita fino all’8 aprile l’esposizione delle fotografie di Zaharia Cușnir, a cura del fotografo moldavo Victor Maxian.

    Zaharia Cusnir-fotografia

    La mostra è il risultato di una scoperta avvenuta nel 2016, nel villaggio di Rosietici, in Moldavia. In quel momento il giovane Maxian si trova nel bel mezzo di un progetto di videomaking quando, nella soffitta di una casa disabitata, trova una valigia dimenticata da ormai più di 20 anni contenente quasi 4.000 negativi fotografici risalenti alla seconda metà del ‘900 e che arriva a sviluppare uno ad uno. Il risultato sono migliaia di volti, vite, ritratti di un intero villaggio ormai perduto per sempre, Rosietici, di cui nei dintorni non esiste più alcuna traccia. 

    La casa dove viveva Zaharia Cușnir e dove è stato scoperto l’archivio- foto di Nicolae Pojoga, 2018

    A seguito di un’attenta ricerca, Victor riesce a risalire all’artefice di questi scatti: si tratta di Zaharia Cușnir, un fotografo nato nel 1912 di cui ancora oggi si conosce ben poco e che acquisisce notorietà solamente dopo la sua scomparsa. Attivo negli anni ’60, periodo in cui la Romania vede attraversarsi dal comunismo, Zaharia è un attivista ed inizia a scattare ritraendo gli abitanti di Rosietici con una Liubitel che realizza fotografie in pellicola 6×6.

    Zaharia Cusnir-fotografia

    L’esposizione in questione rappresenta infatti un’ ultima testimonianza di questo paese, una selezione di scatti fotografici in bianco e nero, un diario quotidiano di fermi immagine, di frammenti di vita di abitanti che paiono statue, come modelli immobili dinanzi a paesaggi rurali, a raccontare l’era della Repubblica Socialista, in un linguaggio semplice, puro e allo stesso tempo evocativo. 

    Al centro Zaharia Cușnir, a sinistra Sergiu Ciubotaru (genero di Zaharia), 1957

    Quello di Maxian e Cușnir è un incontro casuale tra montagne in cui nessuno passeggia più.
    Entrambi fotografi, entrambi innamorati del loro paese e del tempo che lo sorpassa, il quale hanno cercato di trattenere. 
    Il ritrovamento di questo “tesoro” fotografico diventa per Victor un’opportunità per riportare in vita il passato e i ricordi di chi è dovuto andare via, ma anche di salvare un villaggio dal suo completo oblio e riportarlo alla luce. 

    Orari di apertura:
    Martedì-Venerdì: 15.00-19.00
    Sabato e Domenica: 10.30-13.00 / 15.00-18.30

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